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Percorrendo la Strada Statale Pontina verso Terracina, la maggior parte dei vigneti che s'incontrano sono coltivati a tendone. Questo sistema d'allevamento é riconoscibile dai tralci alti e dal manto fogliare che si espande in orizzontale formando una specie di pergolato.
Gabriele Pandolfo, titolare della Cantina S.Andrea a Borgo Vodice(LT), per una parte dei suoi vigneti ha recentemente pensato di sostituire il sistema a tendone con quello a filari guyot, migliorando qualitativamente il prodotto finale.
La vigoria fogliare che si sviluppa infatti con il tradizionale tendone, produce uno sviluppo eccessivo del sapore erbaceo dell'uva e del vino, attribuendo a quest'ultimo un gusto un po' grossolano. L'aumento della densità di piantagione e la bassa resa di uva per ettaro contribuiscono invece a produrre frutti con un ottimo rapporto buccia-polpa, migliorando quindi la qualità del vino.
Il passato di Gabriele Pandolfo, legato alla tradizione vitivinicola, sostiene ed avvalora il suo desiderio di innovazione e di messa a punto di nuove tecniche che permettano di raggiungere determinati obiettivi enologici.
Il suo bisnonno Andrea cominciò a Pantelleria per poi continuare l'attività vitivinicola in Tunisia con suo nonno e suo papà Andrea II Pandolfo. In seguito agli espropri dal territorio tunisino, quest'ultimo abbandonò il paese con la sua famiglia, approdando nell'Agro Pontino.
La prima vendemmia ebbe luce nel 1968, dando origine a quella che viene definita la linea classica dei vini dell'Azienda e che, ancora oggi, continua ad essere commercializzata grazie al riconoscimento e alla fiducia degli amici e dei clienti affezionati.
Il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Petit Verdot, il Syrah e lo Chardonnay, quasi per sfida, occupano dignitosamente il loro spazio accanto al Trebbiano, alla Malvasia, al Sangiovese , al Montepulciano, all'Aleatico e ad altri vitigni locali.
Il microclima particolarmente favorevole contribuisce a rendere merito alle fatiche della terra ma, é importante tener presente anche gli investimenti in cantina di quest'Azienda che completano quello che é l'impegno in vigna.
Con un sospiro, Gabriele ci mostra infatti gli ultimi acquisti delle vasche di acciaio:Anche questa volta abbiamo rinunciato alla Mercedes per acquistare queste..., mormora tra se, ma poi, il suo sguardo si riempie di emozione quando, con orgoglio, ci racconta del coinvolgimento del figlio in quest'attività.
Andrea collabora con lui da qualche tempo, ed é certamente un motivo in più che lo spinge ad andare avanti, anche se non potrebbe essere altrimenti visti i riconoscimenti che da tempo gode la Cantina S.Andrea sia a livello nazionale che internazionale.
Per la maggior parte dei vini rossi é previsto un primo ed eventuale secondo passaggio in piccole botti di rovere, mentre prerogativa dei vini bianchi rimane sicuramente l'acciaio.
Il controllo della temperatura é rigoroso nelle fasi di macerazione e fermentazione. La stessa agisce anche durante la chiarificazione per favorire la precipitazione tartarica nei serbatoi di acciaio posti in celle frigo, dove per circa un mese, il vino viene mantenuto alla temperatura di 2°/-3°C.
Per molti di questi vini, l'antica etichetta a forma di botte, che rappresenta la linea classica, lascia il posto ad incantevoli disegni che ci conducono nelle zone più belle dell'Agro Pontino... dagli scorci di paesaggio, al tempio di Giove... fino al mare: parliamo delle etichette che compongono la linea degli acquerelli, selezioni delle uve provenienti dalle zone più vocate.
Prima di congedarci Gabriele ci mostra la serra, dove in cassette di plastica avviene l'appassimento delle uve destinate alla produzione del moscato passito: quasi un simbolo che in qualche modo gli permette di mantenere il legame con la tradizione pantesca del bisnonno Andrea.
Il Moscato di Terracina viene raccolto durante la prima decade di ottobre e poi lasciato ad appassire. La vinificazione avviene tra Natale e Capodanno, ed il lavoro più duro é quello di mantenere i profumi durante i vari passaggi dall'acciaio alla bottiglia.
Oggi siamo in Novembre, il Novello é da pochi giorni sul mercato e quindi Gabriele spende due parole su questo vino del quale é particolarmente orgoglioso. Ottenuto infatti con una macerazione carbonica al 100% , rappresenta per lui un prodotto che vale la pena di provare.
Una visita piacevolissima alla Cantina S.Andrea, e le curiosità non finiscono qui.
Quest'azienda infatti, sotto la responsabilità di un Rabbino, produce, in 8 diverse tipologie, vini Kasher per i credenti ebraici. Sono prodotti che devono rispondere a determinate condizioni di vinificazione; il vino deve essere infatti elaborato esclusivamente dagli Ebrei dal momento in cui l'uva arriva in cantina. Il personale impiegato, non ebreo, ha il divieto assoluto di toccare i grappoli e tutte le attrezzature e i contenitori necessari per la vinificazione. Sicuramente, fa un certo effetto vedere quei contenitori sigillati in tutte le loro parti.
Per il Baccanale
Romano, gli incontri che organizziamo a Testaccio, abbiamo
scelto il MERLOT RISERVA 2000, un CIRCEO ROSSO RISERVA D.O.C.
ottenuto con Merlot in purezza,
e poi naturalmente il CAPITOLIUM, una IGT LAZIO, Moscato di
Terracina passito con uve 100% Moscato.
Torneremo alla Cantina S.Andrea, sia per l'acquisto dei vini che si svolge quasi per la maggior parte direttamente in azienda, che per approfondire la conoscenza di Gabriele Pandolfo... chissà che non ci porti a visitare i vigneti a Campo Soriano, sembra che siano in una posizione favolosa ....
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